Isole Cook, meraviglioso paradiso polinesiano

Le Isole Cook sono 15 isole sparse in una vasta area nel cuore dell’Oceano Pacifico, tra Tonga e Tahiti, in un’immensa riserva marina dove non mancano piccoli hotel di lusso perfettamente integrati nella natura, in un arcipelago completamente autosufficiente almeno fino al 2020.

La maggiore delle isole, dove si trova la capitale dell’arcipelago, è Rarotonga ma l’atollo corallino più conosciuto e frequentato turisticamente è Aitutaki, dove si trova una delle lagune più belle del mondo.

Isole Cook, resort ecologico sul mare.

Grazie al suo clima tropicale e alla cordiale ospitalità, le Isole Cook sono la destinazione ideale per scoprire la magia della Polinesia. La particolare cura per questo piccolo arcipelago del Pacifico Meridionale, con il suo ambiente naturale così protetto, assicura la salvaguardia dei suoi paesaggi da cartolina senza grandi complessi alberghieri.

Le Isole Cook sono impegnate anche per essere l’arcipelago più ecologico, con una scorta di energia rinnovabile al 100% che dovrebbe bastare per la propria autosufficienza energetica fino al 2020. Ma la tutela ed il rispetto per l’ambiente naturale delle isole si manifesta in tanti modi diversi.

Le Cook hanno una delle riserve marine più grandi al mondo, con un’area di oltre 1 milione di kmq, che contribuirà a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, assicurando un equilibrio tra crescita economica, promozione del turismo, pesca e conservazione della biodiversità del mare.

Rarotonga, Isole Cook.

Le Isole Cook hanno adottato anche le norme più severe per la salvaguardia degli squali, vietandone completamente la pesca, il commercio ed il trasporto su qualsiasi imbarcazione, istituendo così una sorta di santuario degli squali grande quasi 2 milioni di kmq. Tenendosi a distanza dal turismo di massa, hanno saputo conservare l’anima autentica dei luoghi, senza le strutture invasive che spesso alterano l’essenza della splendida natura circostante.

In questo paradiso della Polinesia neozelandese i piccoli hotel di lusso, eleganti ed esotici, sono rispettosi della natura e garantiscono un soggiorno confortevole senza compromettere in alcun modo l’ambiente naturale delle isole.

Uno dei migliori esempi di alloggi di questo genere in tutto il Pacifico è il Little Polynesian Resort, progettato per integrarsi al meglio tra le risorse naturali, in un ambiente ricco di palme e vegetazione tropicale. Anche il Muri Beach Resort di Rarotonga è un ottimo esempio di struttura ricettiva che si integra e rispetta la natura circostante delle Cook, è infatti il primo resort ad aver installato un sistema di energia solare che gli permette di essere autosufficiente al 100%.

Meravigliosa spiaggia di Muri Beach.

Cosa vedere e cosa fare alle Isole Cook

Nonostante la piccola superficie di questo arcipelago polinesiano, ci sono tante cose da vedere e da fare alle Isole Cook. Escursioni, attività acquatiche e marine, turismo gastronomico con i suoi incredibili cibi tropicali, attività culturali per godersi la musica e le tradizioni Maori delle isole.

Snorkeling, immersioni e tanto mare alle Isole Cook

Il protagonista principale del paesaggio delle Isole Cook è indubbiamente il mare, ma anche il verde lussureggiante del suo interno non è da dimenticare.

Un viaggio alle Cook è ideale per gli appassionati di immersioni. La barriera corallina che circonda le isole è una garanzia per lo snorkeling e le immersioni in qualsiasi momento dell’anno. Questa rende la laguna oceanica calma e cristallina, perfetta per osservare la vivace e colorata vita sottomarina di questo bellissimo posto.

Allo stesso modo, è il luogo ideale per godersi un bagno senza preoccuparsi delle onde e dell’agitazione del mare, perché è come essere in una immensa e meravigliosa piscina.

Escursioni nelle Isole Cook

Un’altra cosa particolare da fare alle Isole Cook è l’escursionismo. L’isola di Rarotonga è un antico vulcano spento, il suo cuore più selvaggio è costituito da diverse colline abbastanza ripide.

Nel punto più alto di Rarotonga si può salire fino a 400m per fare un’escursione a Te Rua Manga o The Needle, attraversando la giungla dell’isola, e poi tuffarsi nella cascata di Wigmore che si trova alla fine del percorso.

Un bagno nella cascata Wigmore a Rarotonga.

È un’esperienza indimenticabile che può diventare ancora più affascinante se si compie accompagnati da una guida locale che conosce tutti i segreti della natura del posto e le proprietà delle piante medicinali della zona.

Da non perdere il Punanga Nui Cultural Market che si tiene ogni sabato a Rarotonga, dove artigiani e agricoltori vendono i loro prodotti, dalle sculture in legno alle perle nere, ai deliziosi cibi coltivati sull’isola.

Cultura, musica e gastronomia alle Cook

Le Isole Cook sono state originariamente abitate da navigatori polinesiani di lingua maori che arrivarono in Nuova Zelanda durante il XII secolo. Con i neozelandesi condividono il piacere per la musica e la danza, oltre alle straordinarie leggende che si tramandano oralmente da secoli.

Il posto migliore per conoscere tutto questo è Te Vara Nui, il villaggio culturale di Rarotonga, un’attrazione tematica dove fare un tour culturale di un paio di ore con guide che spiegano i diversi aspetti della loro cultura.

Lo spettacolo di Te Vara Nui a Rarotonga, nelle Isole Cook.

Lo spettacolo musicale e di danza che racconta una storia polinesiana è indubbiamente il meglio di Te Vara Nui, offerto insieme ad una cena a buffet di grande qualità e quantità.

Il cibo delle Isole Cook è gustoso e pieno di colore, grazie all’esotismo dei suoi frutti e delle verdure tropicali. Uno dei piatti tradizionali è l’umu, che indica anche il particolare metodo di cottura in una buca scavata nel terreno, come si fa anche per l’hangi maori, la barbacoa messicana, la pachamanca peruviana o il porceddu sardo cotto sotto terra.

Carne, verdura e frutta vengono cotti per tre ore avvolti in foglie di platano in una buca nel terreno con pietre refrattarie, una specie di forno sotto terra. Ci sono diversi posti in cui si può degustare l’umu, ma anche partecipare alla sua preparazione e conoscere perché il cibo viene cucinato in questo modo: vero turismo esperienziale per i viaggiatori.

Ci sono molte cose da vedere e da fare nelle Isole Cook, ma soprattutto il fatto di godere del suo ambiente paradisiaco lo rende un posto da visitare se sei un amante dei viaggi.

Quando e come andare alle Isole Cook

Il periodo migliore per viaggiare alle Isole Cook è nei mesi più secchi, tra aprile-maggio ed ottobre, per godersi il maggior numero di giorni di sole possibile. Ma anche altri periodi dell’anno possono essere un buon momento per un viaggio in questo paradiso della Polinesia, a meno che non ci siano particolari eventi meteo.

In generale le piogge si verificano alla fine della serata, intense ma di breve durata. Di solito non piove costantemente, ma in casi eccezionali possono capitare anche un paio di giorni in una settimana.

Una spiaggia polinesiana delle isole Cook in barca.

Ovviamente, scordatevi di arrivare alle Cook direttamente dall’Italia. Raggiungere questo arcipelago è possibile da diversi luoghi del pianeta, come la Nuova Zelanda, l’Australia o gli Stati Uniti. Da Auckland, la capitale della Nuova Zelanda, si trovano i prezzi migliori.

La cosa più normale è farlo in aereo, anche se alcuni avventurieri raggiungono le Isole Cook in barca navigando tra altre fantastiche isole polinesiane come le Fiji, le Samoa, Tonga o la Nuova Caledonia.