El Salvador è il Paese più piccolo dell’America Centrale, ancora poco visitato da turisti e viaggiatori, che preferiscono destinazioni vicine come Costa Rica o Guatemala. Solitamente El Salvador veniva evitato per la storica guerra civile, ma ormai è terminata da quasi vent’anni ed i fenomeni di delinquenza sono un problema sociale che difficilmente coinvolge i turisti; oggi El Salvador è sufficientemente avanzato e stabile.
Dal punto di vista naturalistico El Salvador è ricco di montagne, colline verdeggianti, spiagge sabbiose ricche di palme sulla costa del Pacifico e decine di vulcani. Le sue attrattive principali sono proprio rappresentate da questi magnifici luoghi, come il Parco Naturale Cerro Verde, i laghi vulcanici di Coatepeque e Ilopango, la costa del dipartimento di Sonsonate o quella di La Union, tra le zone turistiche più frequentate.
Ma El Salvador offre anche interessanti siti archeologici della civiltà Maya, tra cui i più conosciuti sono quelli di San Andres (abitato sin dal 900 a.C. in seguito abbandonato a causa delle eruzioni vulcaniche e poi ripopolato, ma definitivamente ricoperto dalla cenere dell’eruzione del vulcano Playon nel 1658, finchè nel 1996 non è stato aperto ai visitatori il parco archeologico con l’annesso museo); il sito archeologico di Joya de Ceren (conosciuto come la Pompei d’America, dove il villaggio è stato seppellito da una prima eruzione dell’Ilopango nel 250, in seguito ripopolato nel V secolo ma nuovamente seppellito da un’eruzione del Loma Caldera; nel sito sono stati riportati alla luce circa 70 edifici ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1993); le rovine di Tazumal (a circa 60km dalla capitale San Salvador, all’interno dell’area archeologica di Chalchuapa, con piramidi, palazzi e tombe, considerate le rovine più importanti e meglio conservate della nazione).
E non possiamo dimenticare la Ruta de las flores, una strada di 36km nel cuore della Repubblica del caffè che collega Sonsonate a Ahuachapán, passando per diversi villaggi in stile coloniale dove tra ottobre e febbraio è possibile ammirare l’esplosione colorata dei fiori selvatici locali. È una zona ideale per le escursioni a piedi o in mountain bike e l’equitazione; consigliatissimo percorrerla sull’autobus che ferma in ognuno di questi villaggi, dove la popolazione locale è calorosa e ben contenta di ospitare i viaggiatori che decidono di visitarli preferendoli alle grandi e più pericolose città.
Le città di El Salvador non sono tante, ma sono relativamente grandi e soprattutto con un’altissima densità di popolazione che proviene da diverse origini culturali. Negli ultimi anni hanno avuto un’enorme sviluppo e tre di queste spiccano in particolare: San Salvador, la capitale ed una delle città più grandi ed importanti del Centroamerica, con edifici magnifici e monumenti storici, anche se molti di questi sono stati danneggiati o distrutti da numerosi terremoti; Santa Ana, una bella cittadina dalla movimentata vita notturna e dai dintorni ricchi di meravigliosa natura, importante destinazione turistica; San Miguel, più piccola e meno moderna delle altre, ma con un bel centro storico e un gran numero di divertimenti, oltre alle vicine splendide spiagge.
Da tener presente per chi ha intenzione di viaggiare a El Salvador, che il clima è subtropicale, tropicale lungo la costa e più mite all’interno a causa dell’altitudine; la stagione secca, più adatta al nostro viaggio, va da novembre ad aprile, mentre da maggio ad ottobre c’è la stagione delle piogge. I cittadini italiani e membri dell’UE non hanno bisogno di visto per entrare nel Paese, purchè abbiano un passaporto valido, ma è necessaria una carta turistica che può essere acquistata al momento dell’arrivo al costo di 10 dollari (dal 2001 El Salvador adotta il dollaro statunitense come moneta ufficiale).