Santo Domingo è la città più grande della Repubblica Dominicana ed anche la sua capitale, fondata da Bartolomeo Colombo (navigatore e fratello del più conosciuto Cristoforo) nel 1496, si trova alla foce del fiume Ozama, affacciata sul Mar dei Caraibi. È stata la prima sede del governo coloniale spagnolo in quello che un tempo era chiamato Nuovo Mondo ed è considerata una delle più belle città delle Antille.
Le testimonianze coloniali che possiamo osservare a Santo Domingo, passeggiando per il suo centro storico, sono numerose, tra abitazioni ed edifici religiosi che ci riportano indietro nel tempo. Ma Santo Domingo è anche una città moderna, con grandi viali e strade quasi sempre congestionate dal traffico di ogni giorno.
Tra i suoi principali monumenti è degna di nota la Cattedrale Santa Maria la Menor (Primada de America), la più antica nel suo genere in tutto il continente americano, costruita agli inizi del XVI secolo combinando nella sua architettura lo stile gotico e quello barocco; si trova vicino il Parco Colombo (Parque Colon in spagnolo o Columbus Park in inglese) ed il suo spettacolare interno ospita un tesoro artistico di valore inestimabile, con sculture e dipinti di grande importanza.
La zona coloniale di Santo Domingo, che corrisponde al suo centro storico, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 1990. Bisogna ricordare che la capitale dominicana è stata la prima città fondata dagli europei in America, molti palazzi ed edifici religiosi risalgono quindi a quell’epoca, insieme anche al primo ospedale e la prima università di questo continente. Da visitare anche l’Alcazar de Colon, grande edificio coloniale che attualmente ospita un museo dedicato a Diego Colombo, figlio primogenito del navigatore Cristoforo, che fu governatore del luogo dal 1509 per alcuni anni al servizio del re spagnolo Fernando il Cattolico, che in questo palazzo visse insieme alla famiglia.
Tra gli altri interessanti monumenti da visitare a Santo Domingo, sempre nella zona coloniale, c’è la Puerta del Conde o Baluarte del Conde, un bastione militare costruito nel XVII sec. che in origine fungeva da porta d’ingresso per la città caraibica. La porta è stata scenario del primo atto di indipendenza della Repubblica Dominicana il 27 febbraio del 1844, quando per la prima volta qui venne issata la bandiera nazionale; dal 1944 al 1976 un mausoleo in marmo bianco ebbe la funzione di Altare della Patria e quindi rappresenta un luogo storico per tutti i dominicani. Dal 1912 la struttura è diventata un parco storico dedicato all’indipendenza del paese, insieme anche alla Puerta de la Misericordia e al Fuerte de la Concepcion, ed è conosciuto come Parque Independencia.
Un altro dei monumenti storici di Santo Domingo, costruito dagli spagnoli in epoca coloniale, è la Fortaleza Ozama, anch’essa Patrimonio dell’Umanità e primo avamposto militare costruito nel continente americano nel 1502, sulle rive dell’omonimo fiume con l’obiettivo di proteggere la città dagli attacchi dei pirati e degli altri conquistatori. La costruzione, simile a quella di un castello in pietra, conserva la sua architettura originale ed al suo interno vi sono tunnel e celle in cui venivano rinchiusi i prigionieri; sulla sua alta torre, dalla quale era possibile sorvegliare la foce del fiume ed il mar dei Caraibi, sono sventolate le bandiere di molti stati conquistatori prima di quella dominicana.
Santo Domingo è una delle città più vivaci dei Caraibi, un bel posto da visitare sia di giorno che di notte: il suo viale pedonale principale, El Conde, è sempre affollato con i suoi bar ed i tanti negozi, così come il suo lungomare (Malecon) dove si trovano la maggior parte dei locali di divertimento e degli alberghi di lusso, sui quali si diffonde la musica caraibica fino a tarda notte.